29/01/08

Not Alone


Finalmente ho finito di scrivere la beneamata recensione di un film che sostanzialmente mi ha lasciato soddisfatto anche se leggermente perplesso per alcune parti.

Innanzitutto, tratto dal romanzo Richard Matheson, il film racconta gli ultimi mesi di vita di Robert Neville, unico essere umano superstite in un mondo popolato (apparentemente) da vampiri, che non sono altro che esseri umani affetti da un virus geneticamente modificato. La dura lotta che vede Neville protagonista contro queste bande di vampiri è terrificante. Ogni notte si chiude in casa sua, barricandosi e prendendo tutte le misure necessarie per impedire ai vampiri di attaccarlo. I vampiri riescono alla fine con un espediente che fa leva sulla debolezza umana e la solitudine del protagonista, a catturarlo e nella nuova società interamente di vampiri ormai costituitasi a condannare a morte Neville.

Gli effetti speciali sono sorprendenti, la ricostruzione della New York desolata è incredibile, un po' meno lo sono i "vampiri" e gli animali che vivono nella città. La regia è di Francis Lawrence, visto dietro la macchina da presa in Constantine, notevole così come l'interpretazione di Will Smith nel ruolo di Robert Neville.
Giudizio Finale: 8

27/01/08

Nato il 27 Gennaio

Prima di accingermi ad andare a dormire volevo ancora una volta fare gli auguri a Marzio, sta volta in via ufficiosa e visto che è domenica ho pensato che il video della settimana possa essere qualcosa di suo gradimento. E son 21! Il regalo vedi di utilizzarlo :D


Verdena

Luna

Dipingimi distorto come un angelo anormale che cade.
Offendimi, se odiare è un crimine il prezzo è uguale e fa male.
E vedo te, io e te, niente conta in fondo.
Illumina, annulla le paure oh luna, nulla è uguale;
Sarò così onesto come se tu fossi il mare, il mare
E vedo te, io e te, niente conta e crolla, crolla
E vedo te, io e te, niente conta in fondo. Iuffa


21/01/08

Got no reason...

Posto solo adesso il nuovo "video of the week" per motivi tecnici dovuti alla mancanza di linea (ringrazio Tiscali, il quale doveva effettuare un aggiornamento lasciandomi completamente isolato) in ogni caso va avanti lo sviluppo del corto cinematografico, che ormai sta prendendo più le forme di un piccolo film :P. Nei giorni scorsi sono riuscito finalmente a vedermi "Io sono Leggenda" e sto lavorando alla recensione che dovrebbe uscire a momenti insieme alla rispettiva "Crazy News" la cui uscita è prevista fra sei giorni. Intanto beccatevi questa favolosa canzone dei The Connells, mi ricorda tanto i tempi felici al liceo (solamente quelli felici! Quindi le lezioni della Lepore non sono compresi ahahah :D) questa è dedicata a voi cari compagni del liceo e colleghi dell'università!

The Connells

'74 - '75

Got no reason
for coming to me
and the rain running down.
There's no reason.
And the same voice
coming to me like it's all slowin down.
And believe me

I was the one who let you know
I was your sorry-ever-after.
'74-'75.

It's not easy
nothing to say 'cause
it's already said.
It's never easy.
When I look on in your eyes
then I find that I'll do fine.
When I look on in your eyes
then I'll do better.

I was the one who let you know
I was your sorry-ever-after.
'74-'75.
Giving me more and I'll defy
'Cause you're really only after
'74-'75.

Got no reason
for coming to me
and the rain running down.
There's no reason.
When I look on in your eyes
then I find that I'll do fine.
When I look on in your eyes
then I'll do better.

I was the one who let you know
I was your sorry-ever-after.
'74-'75.
Giving me more and I'll defy
'Cause you're really only after
'74-'75.

I was the one who let you know
I was your sorry-ever-after.
'74-'75.
Giving me more and I'll defy
'Cause you're really only after
'74-'75.

'74-'75

'74-'75

'74-'75


13/01/08

I don’t need your help now

Prayer of the Refugee

Warm yourself by the fire, son,
And the morning will come soon.
I’ll tell you stories of a better time,
In a place that we once knew.

Before we packed our bags
And left all this behind us in the dust,
We had a place that we could call home,
And a life no one could touch.

Don’t hold me up now,
I can stand my own ground,
I don’t need your help now,
You won't let me down, down, down!

Don’t hold me up now,
I can stand my own ground,
I don’t need your help now,
You will let me down, down, down!

Down!

We are the angry and the desperate,
The hungry, and the cold,
We are the ones who kept quiet,
And always did what we were told.

But we’ve been sweating while you slept so calm,
In the safety of your home.
We’ve been pulling out the nails that hold up
Everything you’ve known.

Don’t hold me up now,
I can stand my own ground,
I don’t need your help now,
You will let me down, down, down!

Don’t hold me up now,
I can stand my own ground,
I don’t need your help now,
You will let me down, down, down!

So open your eyes child,
Let’s be on our way.
Broken windows and ashes
Are guiding the way.

Keep quiet no longer,
We’ll sing through the day,
Of the lives that we’ve lost,
And the lives we’ve reclaimed.

Go!

Don’t hold me up now,
I can stand my own ground,
I don’t need your help now,
You will let me down, down, down!

Don’t hold me up now,
I can stand my own ground,
I don’t need your help now,
You will let me down, down, down!

Don't hold me up now,
I can stand my own ground,
I don't need your help now,
You will let me down, down, down !

Don’t hold me up…
(I don’t need your help, I’ll stand my ground)
Don’t hold me up…
(I don’t need your help)
No! No! No!
Don’t hold me up!
(I don’t need your help, I’ll stand my ground)
Don’t hold me up!
(I don’t need your help, I’ll stand my ground)
Don’t hold me down, down, down, down, down!



12/01/08

Rob Zombie regista? Allora potrei essere il prossimo Steven Spielberg!

Oggi avevo in mente di dare una breve recensione di "Halloween - The Begininnig", 9° film della serie (pensate allo spreco di soldi), ma essendo un filmaccio non mi ci voglio nemmeno sprecare quindi ho trovato qualcuno più competente di me a criticare una "cosa" come questa.

"Il film parla di Michael Myers, giovane figlio di una famiglia disfunzionale che vive in una casa nella periferia di Haddonfield, Illinois.
La madre lavora come spogliarellista, il padre è un alcolizzato buono a nulla e la sorella maggiore preferisce scoparsi qualsiasi essere vivente le capiti a tiro invece di accompagnare il fratello a fare “dolcetto o scherzetto” la sera di Halloween.
La tragedia esplode in tutta la sua drammaticità proprio in quel momento e Michael, colto da raptus, compie un massacro. Quando sua madre torna a casa lo trova seduto sui gradini con la sorellina minore in braccio, unica risparmiata.
Chiuso in una clinica psichiatrica, Michael cova risentimento e follia per molti lunghi anni e quando riesce a fuggire è pronto a tornare ad Haddonfield per completare quanto iniziato.
È la sera di Halloween.
Michael arriva in città, una maschera a coprirgli il volto e un coltellaccio in mano.
Solo il Dr Loomis, che lo aveva studiato e seguito per anni in clinica, è a conoscenza dei segreti della sua psiche e può tentare di fermarlo prima che si ripeta il massacro di tanti anni prima."

E dopo avervi mostrato la banalità della trama arriviamo al massacro vero e proprio: la recensione!!! Non potete capire quanto ho goduto nel leggerla. Invidio il fatto di non averla potuta scrivere io una recensione del genere.

"L'Halloween del 2007 targato Rob Zombie e Dimension Films è uno dei più brutti film horror dell’anno." (Incomincia alla stragrande ^.^)
"Halloween The Beginning è un pasticcio formato in egual misura da totale incapacità a livello di sceneggiatura e profonda incomprensione dei meccanismi puramente tecnici alla base di emozioni quali il terrore, la paura, l’ansia, la suspense, l’orrore, la tensione.
La cifra stilistica di Zombie può andare benissimo se vorrà girare altri mille road movie over the top, di grana progressivamente più grossa, continuando a fare i casting come se fosse un bambino in un negozio di caramelle.
Ma, detta cifra, è totalmente incapace di veicolare quanto richiesto da uno slasher movie sia a livello di sintassi che per quanto concerne i contenuti.

Se, come sembra a giudicare dalla prima parte di Halloween The beginning, l’intento è quello di centrare il film sulla figura di Michael Myers diventa ancora più inspiegabile come nella seconda parte si abbandoni questo focus in cambio di un punto di vista molto più dispersivo.
Inutile poi spendere più di 30 minuti di approfondimento della genesi e presunto (accento su presunto) scavo psicologico di Michael quando poi l’esito è assolutamente pari a quello carpenteriano, ovvero un killer che vaga silenzioso di omicidio in omicidio: tutto il lavoro accumulato sulle spalle di Daeg Faerch si perde poi nella schiena ben più grande di Tyler Mane.

È poi tragica la gestione stessa della genesi.
La famiglia disfunzionale dipinta da Zombie con i suoi ormai stravisti stereotipi da lumpenproletariat (alcoolismo, prostituzione, violenza, bassissima cultura, indigenza ecc ecc), con Michael bambino tacciato di omosessualità, perseguitato dai bulletti a scuola, amante delle torture sugli animali, sempre pronto a nascondersi dietro le maschere (il simbolismo che era sussurrato nel film originale di John Carpenter viene qui urlato così tanto da perdere ogni tipo di efficacia) è tanto banale quanto sterile.

Michael era il Male immotivato, soprannaturale e fine a se stesso, capace di nascere e nascondersi proprio nel cuore dell’America perbenista (si veda la famiglia di origine nel film del 1978, middle class, felice, coesa, con i classici valori e ideali) e PROPRIO per questo più terrorizzante e funzionale quale atto d’accusa e gesto politico.
Il Male si può nascondere in qualsiasi casa, in qualsiasi situazione." (Insomma John Carpenter poteva pure dire a Rob di starsene a casa)

"Nell'Halloween The Beginning di Zombie non accade nulla di tutto ciò e non si può rimanere più di tanto sorpresi dai gesti del piccolo Michael, pura reazione di difesa e sopravvivenza all’interno di un universo caotico e aggressivo, il tutto condito dal trattatello di psicologia criminale for dummies, scritto da un rocker che si pensa anarchico e invece conferma a ogni pagina di sceneggiatura una visione sgradevolmente, inconsapevolmente reazionaria.

A queste concezioni non possono che seguire adeguati personaggi e un casting conforme, con la bella (ma il tempo comincia a reclamare pegno) ma totalmente incapace Sheri Moon che sembra naturale solo attorno a un pole da stripper bar e William Forsythe sepolto da una serie di dialoghi che nemmeno un Tomas Milian d’annata potrebbe reggere senza qualche insofferenza.

Disastro segue disastro e quando entra in scena un legnosissimo (non che Donald Pleasance fosse molto meglio, ma riusciva perlomeno a veicolare carisma) Malcom McDowell nella parte del Dr Loomis si tocca il fondo con una gestione imbarazzante del personaggio, del suo rapporto con il Mostro e con i dialoghi peggiori dell’intero film.

Segue un lungo intermezzo manicomiale durante il quale, vedendo quali attori sono stati usati per impersonare medici, direttori e guardiani, viene lecito chiedersi chi siano gli assistiti e chi gli assistenti in una casa di cura assai più disfunzionale della famiglia di origine di Michael.
“Acuta” critica al sistema manicomiale o di nuovo, sceneggiatura portata avanti fra birra, cocaina e canne?
Il nostro mostro cresce fra una forchettata alle preparatissime infermiere che vengono lasciate sole con lui e gli danno tranquille la schiena e si tramuta nell’imponente, slipknotiano Tyler Mane che piglia e fugge lasciando una scia di cadaveri nel mentre.

La figura del wrestler non viene adeguatamente sfruttata da Zombie che non recepisce NULLA di quanto trasmesso da Carpenter e fallisce miseramente nella seconda parte del film, quella che cerca di compendiare l’originale in una quarantina di minuti.

Nessun gioco di profondità di campo, pochissimi tentativi di point of view del killer, intrusioni sonore in grado di rovinare praticamente ogni scena, impossibilità da parte dell’audience di identificarsi sia con Michael (che viene lasciato a se stesso) che con Laurie (che per esigenze di tempo, orrida caratterizzazione psicologica e scarsi mezzi recitativi non riesce a emergere dal trio di ragazze che Zombie mette su con la solita cura e delicatezza)…

Comincia così una lunga sequenza di inseguimenti, omicidi, stalking, rivelazioni e confronti girata con confusione e con un montaggio ignobile da parte di un Glenn Garland che è facile immaginare preso in mezzo fra Zombie, i fratelli Weinstein e i vari screening fino a perdere completamente la bussola.

Si assiste ai vari omicidi con un senso di progressivo fastidio per la mancanza assoluta di brividi e tensione, e si arriva stanchi e provati al confronto finale fra il trio (Michael, Laurie e Loomis) la cui risoluzione lascerà parecchio amaro in bocca sia ai cultori della franchise che al semplice appassionato di logica. [...]

La credibilità evidentemente non è fra gli interessi del regista, nulla di male se buona parte del film non fosse giocata cercando invece una credibilità nella genesi di un serial killer che funziona come definitiva pietra tombale per l’intero film.
La maschera serve a nascondere la mia bruttezza, dice Michael, e le risate coprono quello che l’autore pensava potesse essere un momento di seria riflessione, uno squarcio sull’umanità del mostro…
Scegliendo di spiegare la rava e la fava e piazzando Michael praticamente nel 90% delle inquadrature del film si trasforma “Il Male” nel molto meno interessante “male” (e quindi togliere l’elemento soprannaturale introduce una serie di buchi logici grandi come una casa) e si finisce con il girare uno slasherino sopra le righe e fracassone, memorabile più per la sequela di parolacce (Bitch I will crawl over there and skullfuck the shit out of you! - Bitch! If you don't think I aint makin' a mental list of all your fuckin' bullshit! - I'm gonna rip off your ears and feed them to your ass!... Sono solo alcune delle perle che troverete sparse in giro per il film, provenienti da OGNI personaggio…) che per qualche altro fattore.

Ancora più colpevole, da parte di un artista che ha un passato e un presente di musicista, è un uso del sonoro privo di senso e sovrabbondante e una scelta di canzoni che, con qualche eccezione, spazia fra lo stra-abusato e banale (Mary don’t fear the reaper avrebbe bisogno di stare assente dagli schermi horror per almeno 20 anni prima di essere usata nuovamente) e il fuori luogo (Peter Frampton? Andiamo…).

Il continuo ammiccare di Zombie ai suoi amici, ai suoi fan, al suo pubblico crea spesso l’impressione di essere intrusi a una festa privata dove amici di lunga data si scambiano allusioni che solo loro possono capire o sulle quali solo loro possono ridere mentre il tutto sarà invece probabilmente visto da milioni di spettatori che ne sanciranno il successo mondiale (e così è avvenuto infatti, n.d.r.), con buona pace per chi ancora pensa che il cinema horror possa essere qualcosa di diverso da una rivista sconcia buona solo per farsi quattro seghe al bagno o sotto le coperte."

Elvezio Sciallis per latelanera.com

Io faccio i complimenti a lui per la grande serietà e per la recensione eccezionale che sicuramente troverà l'assenso di parecchia gente stufa come noi di vedere queste stronzate al cinema. L'horror non è un genere semplice… il maestro per eccellenza rimarrà Hitchcock che riusciva a farti venire la pelle d'oca senza neanche farti vedere sbudellamenti o accoltellamenti come questi… quindi ai vari amanti di Nightmare, Venerdì 13 e affini un consiglio spassionato… vedetevi prima i grandi horror psicologici dopodiché rivedetevi i vostri beniamini e ditemi cosa ne pensate.
Giudizio Finale: 2

(p.s. forse gli unici decenti di questi tipi di film erano i primi, ma è un forse messo lì tanto per)

06/01/08

I hope you had the time of your life

Ormai finiti i giorni di vacanza domani ci si appresta a riprendere la routine dettata dagli impegni universitari. Durante questi giorni di vacanza natalizia ho veramente fatto un excursus di emozioni. Ho provato la noia mortale di un viaggio di 11 ore in treno per arrivare in Sicilia e vedere che ne valeva la pena. Ho potuto vedere gente nuova e comprendere meglio chi conoscevo già di sfuggita o di prima impressione. Ho ricordato la tristezza del sentirsi abbandonato per colpa di chi ti fa credere di poter toccare il cielo con un dito per poi lanciarti via come una bambola vecchia. Ogni momento della mia vita: le azioni o i discorsi fatti in passato, tutto è riaffiorato facendomi accorgere che in fin dei conti fino ad ora ho vissuto una vita piena.
Purtroppo non posso dire di non avere rimpianti. Se potessi cambierei al massimo il modo con cui ho affrontato due o tre cose che mi avrebbero portato in ogni caso alla situazione attuale più o meno… così per il video della settimana ho scelto questo pezzo dei Green Day godetevelo!

Good Riddance (Time of Your Life)

Another turning point, a fork stuck in the road
Time grabs you by the wrist, directs you where to go
So make the best of this test, and don't ask why
It's not a question, but a lesson learned in time

It's something unpredictable, but in the end it's right.
I hope you had the time of your life.

So take the photographs, and still frames in your mind
Hang it on a shelf in good health and good time
Tattoos of memories and dead skin on trial
For what it's worth it was worth all the while

It's something unpredictable, but in the end it's right.
I hope you had the time of your life.

It's something unpredictable, but in the end it's right.
I hope you had the time of your life.

It's something unpredictable, but in the end it's right.
I hope you had the time of your life.



01/01/08

Buon 2008

Finisce così il 2007 ed entriamo nel nuovo anno, innanzitutto auguri a tutti coloro a cui non ho potuto rispondere ai sms per mancanza di fondi :P

Per la mia mancaza di morale spicciola i buoni propositi possono pure andare a farsi f… f… F… benedire! Cavolo non riesco a dire FOT… diamine! Che sta succedendo? Sento come qualcosa che si sta facendo strada nel mio petto… OUCH! Che cosa puo' mai essere? Guarda se il Grinch mi ha attaccato quella sua brutta influenza… ma che? Sento qualcosa battermi in petto…
"E da quel giorno si dice che il suo cuore sia aumentato di ben 6 taglie"
Ma fammi il piacere! Voce narrante dei miei stivali… diciamo che mi sento leggermente più buono, ma dentro sono sempre lo stesso BD di tutti gli anni :P.
Volete comunque questi buoni propositi e allora vediamo cosa si può fare:
a) Riuscire a smettere di fumare verso Marzo per poi riprendere a Luglio (è impossibile smettere definitivamente, forse giusto con un aiutino);
b) Riuscire a concludere gli esami del primo anno di facoltà;
c) Riuscire a non scrivere una stronzata dopo l'altra su questo blog (AHAHAH considerate impossibile anche questo).

E credo sia tutto, il resto sarà deciso dal caso o la fortuna poiché nulla è già scritto e deciso per conto di un fato confuso o di un destino segnato. Solo la persona può decidere per se stessa. Di ciò che fare. Di ciò che vuole essere. E diciamo di finire così… altrimenti va a finire che mi prendono per una pubblicità dell'ADIDAS©. IMPOSSIBLE IS NOTHING :D ahahah