30/06/07

20

Venti anni. Venti lunghi anni che mi sembrano passati così in fretta. L'asilo al Koala, le elementari alla Badini, le medie alla Ugo Foscolo, il liceo al Righi e le varie vacanze. Tutto sembra essere ormai soltanto un lontano ricordo. Ma rimane quella sensazione di familiarità, come non fosserò passati così tanti anni. Me ne accorgo leggermente di più quando ripenso alle amicizie che avevo e che si sono andate dissolvendo col tempo. Le ragazze e gli amori che ho perso e lasciato. Le conoscenze o gli interessi di una volta e di adesso.
"The Times They Are A-Changin" cantava Bob Dylan, e noi con esso.
Ringrazio i miei amici che hanno una straordinaria pazienza per alcune sciocchezze che commetto di tanto in tanto e per la loro disponibilità. Ormai non più teenager concorro per i 30, intanto però vedo di non pensarci più di tanto. Come al solito :P!

26/06/07

And don't forget the joker!

Il video della settimana è per ricordare il secondo protagonista del concerto del 20, ma anche per far vedere come si realizzavano i primi video metal. Prodotti in casa ragazzi! Ci starebbe bene: "come quelli che faceva mia nonna quando ero piccolo", ma suonerebbe troppo greve :D. Grandi! Grande Lemmy!


The Ace Of Spades

If you like to gamble, I tell you I'm your man,
You win some, lose some, all the same to me,
The pleasure is to play, makes no difference what you say,
I don't share your greed, the only card I need is
The Ace Of Spades

Playing for the high one, dancing with the devil,
Going with the flow, it's all the same to me,
Seven or Eleven, snake eyes watching you,
Double up or quit, double stake or split,
The Ace Of Spades

You know I'm born to lose, and gambling's for fools,
But that's the way I like it baby,
I don't wanna live for ever,
And don't forget the joker!

Pushing up the ante, I know you wanna see me,
Read 'em and weep, the dead man's hand again,
I see it in your eyes, take one look and die,
The only thing you see, you know it's gonna be,
The Ace Of Spades


21/06/07

Metal Sun

Metal Sun... Perché intitolare un post così? Beh per due semplici motivi che vi risulteranno ovvi. Il suono metal dei gruppi che hanno suonato (facendo eccezione per Lauren Harris) e per le incredibili scottature che il sole mi ha rifilato (MALEDETTO!).
Partiamo dal principio. Innanzitutto, per chi non l'avesse saputo, il 20 Giugno allo Stadio Olimpico si è tenuto un festival metal a cui hanno partecipato gruppi come: Sadist (gruppo metal italiano), Mastodon, Machine Head (gruppo eccezionale), Motörhead (grande Lemmy ^^) e come headliner gli IRON MAIDEN signore e signori!
(N.d.A.: naturalmente Steve Harris, bassista di questi ultimi, non volendo lasciare la figlia da sola a casa, da bravo padre qual'è, ha fatto in modo di portarsela dietro e farla cantare, per "la gioia di noi tutti" XP.)
Ma vediamo come si sono svolti i fatti:

“Giorno del concerto. Dopo essermi svegliato miracolosamente alle 9, mi preparo per l'entusiasmante giornata senza controllare il bolletino meteo, un errore che in futuro si rivelerà fatale, sopratutto per le mie spalle. Verso le 10:25 sono sotto casa di Marzio per recarci col mio fido destriero, il motorino elettrico dell'Atala (uno di quelli che per percorrere una breve salita va talmente piano che ci impiega di meno un ippopotamo con l'asma), e dopo un "estenuante" viaggio siamo sotto casa di Carlo per le 10:45. Insomma, saltando tutta la parte noiosa del viaggio in macchina e relativo rosicamento (mio e di Marzio) per il parcheggio non pagato da Carlo per il possesso del tesserino per invalidi, arriviamo finalmente allo stadio.
Dopo aver notato i nuovi cancelli esterni vicino all'obelisco (giuro mai visti), ci avviciniamo alla massa di gente che si era accalcata sotto. Lì troviamo Mirko, un uomo dal cuore di metallo (sfortunatamente per lui solo quello :P).
Il tempo passa sotto un sole cocente che non dà tregua ai nostri prodi. Si innalzano i primi cori "Iron Maiden! Iron Maiden!".
Insomma dopo circa due ore riusciamo ad entrare dentro lo stadio. Le prime file del prato davanti al palco erano già occupate da fan sfegatati che difendevano come spartani la propria posizione cercando di non retrocedere. (...)”


(Post in Costruzione)

19/06/07

Secondo CG Day

OH! Un post solo sul CG Day 2!!! Questa volta non ci sono stati altri impegni a distogliermi dalla giornata di ieri sulla Computer Grafica (per chi non avesse ancora capito il significato delle lettere CG ^^) e così ho deciso di fare un riassunto in maniera da poter invogliare o anche solamente incuriosire sull'argomento; e per potermi permettere di capire meglio ciò che ho visto e ciò su cui forse sarà il caso che mi informi di più :P.

Bene! Partiamo innanzitutto dal ringraziare per l'ennesima volta Massimo Curatella, organizzatore e responsabile del CG Day e del sito di CG Italia. Ospite di eccezione è stato Alberto Blasi, artista CG 3D, che ha mostrato i lavori che hanno segnato diversi momenti della sua esperienza di artista, in alto a destra potete ammirare "Alexander" il suo primo lavoro.
Non voglio dare un'idea sbagliata, ma mi è sembrato che ne parlasse come di un opera minore. Molto probabilmente non tanto per il valore affettivo, ma più per la qualità che non riteneva eccezionale.
(N.d.S.: questo è un lavoro del 2002/03, quindi è naturale che egli veda i primi lavori con tono critico rispetto agli ultimi più elaborati, ma secondo il mio modesto parere lo trovo assolutamente straordinaria come realizzazione. Insomma se dovessi mettermici io a doverlo fare da punto in bianco non saprei nemmeno da dove iniziare. Naturalmente mi informerei e tutto quanto, ma sinceramente riuscirei a riprodurre qualcosa di simile? Credo solamente dopo tanti estenuanti mesi di pura dedizione ed immagino sia la stessa cosa che abbia fatto Alberto Blasi, quindi ancora i miei più sentiti complimenti)
Ha raccontato, al pubblico completamente smarrito ed estasiato da tale immagine, come agli inizi avesse ammirato soddisfatto la sua opera, se non fosse che un bel giorno incontrò "per sua sfortuna" (:P) Marco Genovesi che notò che ciò che aveva fatto non riusciva ad esprimere niente. Non incuriosiva. Non faceva provare una qualche emozione. Insomma si rivelò quella che poi denominò come una "Foto Tessera".
Ha inizio così il suo lavoro di ricerca di immagini e fonti a cui potersi ispirare per riuscire a carpire ciò a cui non aveva minimamente pensato durante la lavorazione di Alexander. Si imbatte in questo modo negli sguardi intensi nelle foto di Steve Mc Curry e nel "L'Ultimo Imperatore" di Bernardo Bertolucci. Ed è proprio da questi due capisaldi che arriva la sua ispirazione per uno dei suoi più grandi (e pluripremiati) capolavori: Pu-Yi, l'ultimo imperatore (immagine sotto).



Incredibile. Eccezionale. Lo dico senza mezzi termini: "QUESTA È UNA VERA OPERA D'ARTE". Lo definirei un vero e proprio scultore moderno :D.

Ciò comunque non gli basta. È vero Pu-Yi è veramente sublime, ma per Alberto mancava ancora qualcosa. Non una cosa qualunque. Una cosa di fondamentale importanza per qualsiasi foto o immagine artistica: la LUCE.
Ed è così che incominciò la realizzazione e lo sviluppo del progetto "Tyrone", l'ultima opera ancora incompiuta, di cui sono stato onorato, insieme ad altre 99 persone, della visione in anteprima assoluta. Ispirato da "Shining" e "Eyes Wide Shut" del grande Stanley Kubrick, ma anche da "Collateral" e "Miami Vice" di Micheal Mann e molto altro ancora, "Tyrone" presenta nuove caratteristiche e anche alcune delle precedenti (rinnovate) che contraddistinguono Blasi.
In primis lo sguardo. Gli occhi sono estremamente realistici non solo perché sembrano fisicamente veri, ma anche perché hanno un espressione. Esempio: lo sguardo di Pu-Yi. Se riuscite a farci caso l'espressione dei suoi occhi sembra più quello di un adulto che di un bambino. Insolito no?
Secondo, ma non per importanza, la luce in sfondo che richiama i film già citati sopra.

Per finire questo breve riassunto c'è da dire che Alberto Blasi è moderatore del forum di CG Talk ("e che è?" mi direte voi. "Andatevelo a guardare " vi dirò io"ho messo il link a posta!" :P) , sviluppatore e beta tester di Cinema 4D (un programma per il rendering in 3D) e ha lavorato anche come realizzatore del surfacing ed il texturing 3D per la pubblicità della Toyota Sedan uscita solo in Australia. Insomma questo è uno che si dà da fare! Non si scherza con lui! :P

Un'altra magnifica giornata insomma passata alla comprensione di questo fantastico e purtroppo poco finanziato mondo (almeno solo qui in Italia) della Computer Grafica.
Spero in un CG Day 3 e chi lo sa se in questo Massimo non lo stia già organizzando? Rimango fiducioso :)

17/06/07

Once more I'll say goodbye to you...


All These Things I Hate


Once more I'll say goodbye to you
feelings happen, but we don't really know why
if it's supposed to be like this
why do most of us ignore the chance to miss
oh yeah

Torn apart of the seams of my dreams turn to tears
I'm not feeling this situation
Run away try to find a safe place you can hide
It's the best place to be when you're feeling like

Me! (Me)
Yeah! (Yeah)
All these things I hate revolve around Me! (Me)
Yeah! (Yeah)
Just back off before i snap

Once more you tell those lies to me
Why can't you just be straight up with honesty (honesty)
When you say those things in my ear
Why do you always tell me what you wanna hear (wana hear)
oh yeah (yeah!)

Wear your heart on your sleeve make things hard to believe
I'm not feeling this situation
Run away try to find that safe place you can hide
It's the best place to be when you're feeling like

Me! (Me)
Yeah! (Yeah)
All these things I hate revolve around me (Me)
Yeah! (Yeah)
Just back off before I snap and you'll see! (me)
Me! (Me)
All these things I hate revolve around me (Me)
Yeah! (Yeah)
Just back off before I snap

Torn apart of the seams of my dreams turn to tears
I'm not feeling this situation
Run away try to find that safe place you can hide
It's the best place to be when you're feeling like me
(it's the best place to be when you're!)

Me! (Me)
Yeah! (Yeah)
All these things I hate revolve around me (Me)
Yeah! (Yeah)
Just back off before I snap and you'll see (Me)
Me! (Me)
All these things I hate revolve around me (Me)
Yeah! (Yeah)
Just back off before I snap


12/06/07

Compleanno di Saretta e CG Day

Come cantava Jack Skeleton in "Nightmare Before Christmas" : “Delle cose così, come non ho visto mai non saprei, ma spiegarvele vorrei!” ecco cosa mi viene in mente ripensando al CG Day 1 di ieri. A dir poco sensazionale ecco qual'è stato il mio giudizio uscendo dall'aula 2001 verso le 19:00 per andare a prendere Valerio, Laura e Walter. Devo essere sincero, sperando che Sara non me ne voglia, anche se sono sicuro che mi ci manderà con la rincorsa, sarei voluto rimanere ben volentieri fino alla fine di quella che è stata una manifestazione eccezionale.
Comunque arrivato ad Anagnina "senza alcun rancore" per ciò che avevo appena lasciato e dopo aver caricato i miei tre compagni in macchina, ci siamo diretti verso Ciampino dove ci aspettava l'immensa coda per arrivare verso la piazza centrale. Giunti infine alla metà, dopo varie discussioni sul nome della via di cui ancora dubito (Laura, era Baracca o Baldracca ?), ci siamo accorti che eravamo in largo anticipo. Allora che fare??? Inizialmente ci siamo distratti discutendo sul fatto del vivere praticamente attaccati all'aeroporto cosa che trovo tutt'ora scomoda tranne forse per alzarsi la mattina o per sapere che ore sono. Fu allora che Valerio mi lanciò la sfida dell'indovinare l'ora esatta delle partenze degli aerei finendo miseramente in un pareggio di 1 a 1. Maledetto. Intanto Walter se ne andava in giro facendosi la sua bella discussione di 30 min circa e 25 km percorsi al telefono con la ragazza, incredibile. Laura invece pensava a come poter scappare da quei due pazzi che siamo io e Valerio. Mancavano solo 5 minuti alle 8 e solo allora mi ricordai che dovevamo ancora scrivere il bigliettino d'auguri. Tragedia. Silenzio assoluto da parte degli altri. Quando Laura se ne esce con una frase geniale: "Scriviamogli Auguri" riuscendo cosi a conquistare il premio Letteratura 2007 e il nostro sguardo cagnesco. Dopo varie idee di cui non sto a riferirvi se no ci sarebbe solo da piangere, si è deciso di utilizzare quella iniziale del sottoscritto, moderatamente ironica, aggiungendoci un tocco malvagiamente geniale da parte di Valerio.
La serata è proseguita bene tra birra e cocktail. Valerio ha avuto il suo attimo di smarrimento da brillo ed io dopo due birre mi sono dovuto fermare per poter riaccompagnare gli altri a casa. Alla prossimaaaaa.

10/06/07

You know I can't let you... slide through my hands

Avevo trovato un video perfetto per questa settimana come "Video of the Week", ma purtroppo non era possibile metterlo perché evidentemente i Rolling Stones non hanno dato il consenso. Ormai sempre più controversi si stanno facendo i "vecchietti" del Rock, non parliamo poi dei costi dei biglietti per i loro concerti, neanche nei loro tempi d'oro se li facevano pagare tanto. Capito che sono delle legende però non gli sembra di esagerare un pochettino pretendendo dai 120-150€ fino a raggiungere cifre che si aggirano attorno ai 500€!!! Non volevo essere polemico, ma mi è completamente scappato di bocca.

In compenso ho trovato una cover dei "The Sundays", per sentire invece la canzone originale senza badare al video che fa rate guardare in fondo al post ^^.




Wild Horses

Childhood living is easy to do
The things you wanted I bought them for you
Graceless lady you know who I am
You know I can't let you slide through my hands

Wild horses couldn't drag me away
Wild, wild horses, couldn't drag me away

I watched you suffer a dull aching pain
Now you decided to show me the same
No sweeping exits or offstage lines
Could make me feel bitter or treat you unkind

Wild horses couldn't drag me away
Wild, wild horses, couldn't drag me away

I know I dreamed you a sin and a lie
I have my freedom but I don't have much time
Faith has been broken, tears must be cried
Let's do some living after we die

Wild horses couldn't drag me away
Wild, wild horses, we'll ride them someday

Wild horses couldn't drag me away
Wild, wild horses, we'll ride them someday


07/06/07

Lettera a V

Innanzitutto premetto che non posso ritenermi un grande lettore di libri di un certo spessore, come ad esempio quelli di Eco o di Allende per citarne solamente due, però devo esprimere un giudizio di riguardo per quella "sotto-cultura", di cui ritengo a parer mio di poterne essere un minimo esperto, che è il fumetto. Un giudizio a parer di molti immagino inutile visto che pochi conoscenti leggono questo blog, ma per i quali continuo a scrivere (poco purtroppo :P) o mettere video musicali che ritengo che abbiano nei testi o per come sono stati realizzati qualcosa che li distingue.
Oggi riscrivo qui per voi una lettera. Essa pur essendo frutto di una finzione o di un mondo di fantasia, qual'è quello di "V per Vendetta" di Alan Moore e David Lloyd, mi ha colpito incredibilmente per le sensazioni e l'emozioni che riesce a scuotere. Naturalmente non riuscirò con mio sommo rammarico a farvi provare completamente ciò di cui vi sto parlando trascrivendo solamente la parte scritta, senza una qualche immagine a cui poter fare riferimento. D'altronde non sono uno scrittore per professione anche se a volte avrei sempre voluto imparare come poterlo diventare.
Naturalmente chiunque può aggiungere delle citazioni da libri, canzoni, film... insomma da qualsiasi fonte, che ritiene toccante dal suo punto di vista nei commenti oltre naturalmente a dei giudizi sul testo da me citato se ne ha.
Buona lettura


“Non so chi sei. Ti prego di credermi. Non c'è modo di convincerti che questo non è uno dei loro trucchi, ma non mi importa. Io sono io, e non so chi sei tu, ma ti amo. Ho una matita, piccola, che non hanno trovato. Sono una donna. Me la sono nascosta dentro. Forse non potrò più scrivere, e questa è una lunga lettera sulla mia vita. È l'unica autobiografia che mai scriverò e dio mio la sto scrivendo sulla carta igienica.
Sono nata a Nottingham, nel 1957, e pioveva sempre. Passai l'esame di ammissione e andai al classico femminile. Volevo fare l'attrice. Conobbi la mia prima ragazza a scuola. Si chiamava Sara. Aveva quattordici anni e io quindici, ma eravamo tutte e due nella classe di Miss Watson. I suoi polsi. Quanto erano belli i suoi polsi.
Sedevo nell'aula di biologia e fissavo il feto di coniglio nel barattolo, mentre Mr. Hird diceva che era una fase adolescenziale che la gente superava...
Sara lo superò. Io no. Nel 1976 smisi di fingere e portai a casa una ragazza di nome Christine per farle conoscere i miei. Una settimana dopo andai a Londra, e mi iscrissi all'accademia. Mia madre diceva che le avevo spezzato il cuore... ma era importante la mia integrità. È tanto da egoisti? Si vende per così poco, ma è tutto ciò che ci resta qui dentro. È il nostro ultimo centimetro... ma in quel centimetro, siamo liberi.
Londra. Ero felice a Londra. Nel 1981 ebbi la parte di Dandini nella Cenerentola. Il mio primo lavoro di repertorio. Il mondo erano strano e attivo e intenso, con pubblici invisibili dietro i riflettori roventi e quel fascino che toglie il fiato. Era eccitante e solitario.
La sera andavo al Gateways o in un altro club, ma ero riservata e non facevo subito conoscenza. Frequentai quell'ambiente, ma non mi ci sono mai sentita a mio agio. Tante di loro volevano solo essere gay. Era la loro vita, la loro ambizione, il loro unico argomento. E io volevo altro.
Il lavoro andò meglio. Ebbi piccoli ruoli cinematografici, poi ruoli più grossi. Nel 1986, fui protagonista di "Le pianure di sale". Conquistò molti premi, ma non il pubblico. Conobbi Ruth lavorando su quel film. Ci amavamo. Vivevamo insieme, e il giorno di San Valentino mi mandava le rose e, dio mio, quante cose avevamo. Furono i tre anni migliori della mia vita.
Nel 1988 ci fu la guerra e dopo la guerra non ci furono più rose. Per nessuno.
Nel 1992, dopo il cambio al governo, iniziarono a fare retate di gay, presero Ruth mentre era in cerca di cibo. Perché hanno tanta paura di noi? La bruciarono con le sigarette e la costrinsero a fare il mio nome. Lei firmò una dichiarazione in cui diceva che l'avevo sedotta. Non gliene feci una colpa. DIO. L'amavo non gliene feci una colpa.
Ma lei sì. Si uccise in cella. Non poteva vivere dopo avermi tradita, dopo aver rinunciato a quell'ultimo centimetro. Oh Ruth. Sono venuti a prendermi. Mi hanno detto che tutti i miei film sarebbero stati bruciati. Mi hanno rasato a zero, poi hanno spinto la mia testa in un water e hanno fatto battute sulle lesbiche. Mi hanno portato qui e mi hanno dato dei farmaci. Non sento più la lingua. Non riesco a parlare.
L'altra omosessuale, Rita, è morta due settimane fa. Immagino che morirò presto. Strano che la mia vita debba finire in un posto tanto terribile, ma per tre anni ho avuto rose e non ho chiesto scusa a nessuno. Morirò qui. Morirà ogni centimetro di me... tranne uno. Uno.
È piccolo ed è fragile ed è l'unica cosa al mondo che valga la pena avere. Non dobbiamo mai perderlo, o venderlo, o darlo via. Non dobbiamo permettere che ce lo tolgano.
Non so chi sei, né se sei uomo o donna. Forse non ti vedrò mai. Non ti abbraccerò, né piangerò con te, né mi ubriacherò mai con te.
Spero che tu scappi da qui. Spero che il mondo cambi e che le cose migliorino, e che un giorno la gente abbia di nuovo le rose. Vorrei baciarti.
X, Valerie”

03/06/07

I won’t waste myself for you

From The Inside

Don’t know who to trust
No surprise
Everyone feels so far away from me
Heavy thoughts sift through dust
And the lies


Trying not to break

But I’m so tired of this deceit
Every time I try to make myself
Get back up on my feet

All I ever think about is this

All the tiring time between

And how
Trying to put my trust in you
Just takes so much out of me


I take everything from the inside
And throw it all away
‘Cause I swear
For the last time
I won’t trust myself with you

Tension is building inside
Steadily
Everyone feel so far away from me
Heavy thoughts forcing their way
Out of me

Take everything from the inside
And throw it all away
‘Cause I swear
For the last time
I won’t trust myself with you


I won’t waste myself on you!
You!
You!

Waste myself on you!
You!
You!

I take everything from the inside
And throw it all away
‘Cause I swear
For the last time
I won’t trust myself with you