07/06/07

Lettera a V

Innanzitutto premetto che non posso ritenermi un grande lettore di libri di un certo spessore, come ad esempio quelli di Eco o di Allende per citarne solamente due, però devo esprimere un giudizio di riguardo per quella "sotto-cultura", di cui ritengo a parer mio di poterne essere un minimo esperto, che è il fumetto. Un giudizio a parer di molti immagino inutile visto che pochi conoscenti leggono questo blog, ma per i quali continuo a scrivere (poco purtroppo :P) o mettere video musicali che ritengo che abbiano nei testi o per come sono stati realizzati qualcosa che li distingue.
Oggi riscrivo qui per voi una lettera. Essa pur essendo frutto di una finzione o di un mondo di fantasia, qual'è quello di "V per Vendetta" di Alan Moore e David Lloyd, mi ha colpito incredibilmente per le sensazioni e l'emozioni che riesce a scuotere. Naturalmente non riuscirò con mio sommo rammarico a farvi provare completamente ciò di cui vi sto parlando trascrivendo solamente la parte scritta, senza una qualche immagine a cui poter fare riferimento. D'altronde non sono uno scrittore per professione anche se a volte avrei sempre voluto imparare come poterlo diventare.
Naturalmente chiunque può aggiungere delle citazioni da libri, canzoni, film... insomma da qualsiasi fonte, che ritiene toccante dal suo punto di vista nei commenti oltre naturalmente a dei giudizi sul testo da me citato se ne ha.
Buona lettura


“Non so chi sei. Ti prego di credermi. Non c'è modo di convincerti che questo non è uno dei loro trucchi, ma non mi importa. Io sono io, e non so chi sei tu, ma ti amo. Ho una matita, piccola, che non hanno trovato. Sono una donna. Me la sono nascosta dentro. Forse non potrò più scrivere, e questa è una lunga lettera sulla mia vita. È l'unica autobiografia che mai scriverò e dio mio la sto scrivendo sulla carta igienica.
Sono nata a Nottingham, nel 1957, e pioveva sempre. Passai l'esame di ammissione e andai al classico femminile. Volevo fare l'attrice. Conobbi la mia prima ragazza a scuola. Si chiamava Sara. Aveva quattordici anni e io quindici, ma eravamo tutte e due nella classe di Miss Watson. I suoi polsi. Quanto erano belli i suoi polsi.
Sedevo nell'aula di biologia e fissavo il feto di coniglio nel barattolo, mentre Mr. Hird diceva che era una fase adolescenziale che la gente superava...
Sara lo superò. Io no. Nel 1976 smisi di fingere e portai a casa una ragazza di nome Christine per farle conoscere i miei. Una settimana dopo andai a Londra, e mi iscrissi all'accademia. Mia madre diceva che le avevo spezzato il cuore... ma era importante la mia integrità. È tanto da egoisti? Si vende per così poco, ma è tutto ciò che ci resta qui dentro. È il nostro ultimo centimetro... ma in quel centimetro, siamo liberi.
Londra. Ero felice a Londra. Nel 1981 ebbi la parte di Dandini nella Cenerentola. Il mio primo lavoro di repertorio. Il mondo erano strano e attivo e intenso, con pubblici invisibili dietro i riflettori roventi e quel fascino che toglie il fiato. Era eccitante e solitario.
La sera andavo al Gateways o in un altro club, ma ero riservata e non facevo subito conoscenza. Frequentai quell'ambiente, ma non mi ci sono mai sentita a mio agio. Tante di loro volevano solo essere gay. Era la loro vita, la loro ambizione, il loro unico argomento. E io volevo altro.
Il lavoro andò meglio. Ebbi piccoli ruoli cinematografici, poi ruoli più grossi. Nel 1986, fui protagonista di "Le pianure di sale". Conquistò molti premi, ma non il pubblico. Conobbi Ruth lavorando su quel film. Ci amavamo. Vivevamo insieme, e il giorno di San Valentino mi mandava le rose e, dio mio, quante cose avevamo. Furono i tre anni migliori della mia vita.
Nel 1988 ci fu la guerra e dopo la guerra non ci furono più rose. Per nessuno.
Nel 1992, dopo il cambio al governo, iniziarono a fare retate di gay, presero Ruth mentre era in cerca di cibo. Perché hanno tanta paura di noi? La bruciarono con le sigarette e la costrinsero a fare il mio nome. Lei firmò una dichiarazione in cui diceva che l'avevo sedotta. Non gliene feci una colpa. DIO. L'amavo non gliene feci una colpa.
Ma lei sì. Si uccise in cella. Non poteva vivere dopo avermi tradita, dopo aver rinunciato a quell'ultimo centimetro. Oh Ruth. Sono venuti a prendermi. Mi hanno detto che tutti i miei film sarebbero stati bruciati. Mi hanno rasato a zero, poi hanno spinto la mia testa in un water e hanno fatto battute sulle lesbiche. Mi hanno portato qui e mi hanno dato dei farmaci. Non sento più la lingua. Non riesco a parlare.
L'altra omosessuale, Rita, è morta due settimane fa. Immagino che morirò presto. Strano che la mia vita debba finire in un posto tanto terribile, ma per tre anni ho avuto rose e non ho chiesto scusa a nessuno. Morirò qui. Morirà ogni centimetro di me... tranne uno. Uno.
È piccolo ed è fragile ed è l'unica cosa al mondo che valga la pena avere. Non dobbiamo mai perderlo, o venderlo, o darlo via. Non dobbiamo permettere che ce lo tolgano.
Non so chi sei, né se sei uomo o donna. Forse non ti vedrò mai. Non ti abbraccerò, né piangerò con te, né mi ubriacherò mai con te.
Spero che tu scappi da qui. Spero che il mondo cambi e che le cose migliorino, e che un giorno la gente abbia di nuovo le rose. Vorrei baciarti.
X, Valerie”

9 commenti:

Marx ha detto...

''anche se a volte avrei sempre voluto imparare come poterlo diventare.''

XD

avoja, sai che bello^^

tu sei amante di libri di un certo spessore? da quando? XD ma soprattutto, che vuol dire ''certo spessore''? cosi come dei quadri o delle canzoni.. alcuni ci piacciono di piu e altri meno, ma è una cosa soggettiva, o no? i libri che tu chiami ''di un certo spessore'' hanno un taget forse piu colto o piu ampio, o raccontano in maniera unica delle storie inusuali che non trovi certo nei libri di geronimo stilton, ma se si tratta di arte, di scrivere, disegnare, suonare solo per il gusto di farlo.. per me già questo è ''di un certo spessore''...

ps parlo io che leggo tutto, da sepulveda a harry potter passando per allende e asimov, ma ndo sta scritto che sepulveda è piu bravo della rowling?

prego la gente di spiegarmelo, vorrei essere convinto di questa cosa, ma non lo sono.. ci ho pensato a lungo..

la mia canzone preferita è knockin on heaven's door (3 accordi) e non starway to heaven (anch'essa stupenda ma assai piu ''complicata''), è davvero più ''elevato'' quello che è più raro, o colto o cazzoneso, migliore da un punto di vista compositivo o uno semplicemente creativo e che ci trasmette ''dippiù''?

pps x me sta discussione è parecchio importante, prego tutti di rispondermi XD

trick ha detto...

perché hai citato quella frase??? l'ho scritta male :(???
comunque ho scritto che non posso ritenermi un grande lettore di libri di un certo spessore XD.

Detto questo e visto che ho già commentato nella prefazione la lettera da me trascritta andrò ad implementare la discussione da te posta.

Allora cosa rende una qualsiasi cosa più rilevante di un'altra?
L'esempio che hai dato tu su "Knockin on Heaven's Door" e "Stairway to Heaven" è molto appropriato. Entrambe sono due canzoni stupende sia musicalmente che per il testo, ma allora perché nel "Rolling Stone's 500 Greatest Songs of All Time" una è messa al 190° posto e l'altra al 31°?

Ponendo per assurdo che io non conosca per niente queste due canzoni e che le venissi ad ascoltare per la prima volta oggi credo che ti risponderei che la seconda mi piace molto di più per vari motivi tra cui l'assolo indimenticabile di Jimmy Page XD LOL.
Comunque continuerò a rimurginarci su questa questione. Mi intriga
... -.- muble muble....

Fast ha detto...

Beh quello che conta è il genio di una cosa,d'altronde anche la formula di Einstein sembra una stronzata,semplice,al pari di knockin on heaven doors;è semplice ma racchiude un genio compositivo che la colloca comunque come musica di un certo spessore.
Diverso,almeno secondo me,è il fatto dei libri;non so se la Rowling prendera mai il nobel ma i suoi libri non sono libri particolari,è una scrittrice al pari di altri(ti faccio un esempio,ken follett,grisham,anche lo stesso Dan brown)che sa raccontare molto bene storie,inventate,che piacciono perchè sono tali appunto,storie inventate che sono capace di concepire anche io a livello concettuale,anche se poi non le so mettere per iscritto,perchè ovviamente non sono capace a scrivere come lei che di mestiere fa proprio questo.
Sono il primo che legge i libri che gli piacciono e ho ne ho abbandonati molti che non sono stato in grado di finire;ma in quei libri che si definscono di un certo spessore (gli ultimi che provai a leggere sono Il dottor Zivago,l'urlo e il Furore,Herzog)percepisci nella difficolta della lettura il genio,che ti porta a fare considerazioni mai scontate,trova strade non intuitive per uno scrittore normale,con un risultato sorprendente.
Sto leggendo un libro su un pazzo schizofrenico e ancora non riesco a capire se lo scrittore mi presenta la sua visione della realta,assoluta o quello che ho letto fino ad ora è solo l'allucinazione del pazzo;una cosa veramete stupenda,un abilità che secondo me,è molto superiore a quella della rowling o chi simile.
Ovviamente se si scrive solo per il gusto di farlo,questa è arte e nessuno la mette in dubbio ma un po come chi fa dei film;
Arancia Meccanica o Taxi Driver,sono film che definisco di un certo spessore,che non si possono mettere al pari di XxX di Vin Diesel,sebbene magari sia piu facile da vedere e,almeno all'inizio,piu soddisfacente.
In conclusione quello che dico dopo questo lungo commento di cui,parzialmente,mi scuso,è che l'arte è arte e di per se è nobile ma ovviamente una mia poesia,anche se scritta per il gusto di farlo,non sarà mai al livello di Leopardi;a proposito era quella che avevoscritto sul blog:


Come frammenti di vetro
Brilli di luce non vera,
La luna ti rende cosi bella

aahahahahah ho messso un poi di allegria su sto blog,li mortalli dei traslocatori de fronte

Marx ha detto...

risposte soddisfacenti, ma che schivano il punto fondamentale della mia questione. mmm mmmm

allora, premettendo che XxX non è fatto per il gusto di farlo, cosi come non credo lo siano almeno 3-4 dei 7 harry potter, intendevo dire che -secondo me- spesso la definizione di ''genio'' è inflazionata :D
matte, ma perchè una tua poesia, scritta, sentita e voluta in un momento particolare della tua vita, non sarà MAI bella quanto una di leopardi (che insieme a baudelaier sono i miei poeti preferiti)????

ma ndo sta scritto?
secondo me dan brow e la rowling sono dei geni, perchè hanno il potere di farti entrare nella trama, e nella storia (che è pur sempre verosimile) forse meglio di molti ''grandi'' scrittori. se a questo aggiungi che parlano proprio di quello che la gente VUOLE.. è un mix unico no? oppure in quel caso non è genio?

(sto a fa la parte dell'avvocato del diavolo, e in linea di massima la penso proprio come te matte, però a me i critici di qualsiasi cosa che danno giudizi e 'verità assolute' su una cosa mi hanno rotto le palle, e sinceramente trovo che noi siamo imbottiti da definizioni tipo ''questo è bello, questo è brutto'', invece che ''secondo te perchè è bello e perchè è brutto''...
sta scuola ci ha insegnato cosa è buono e cosa non lo è, invece che a capire perchàè una cosa è buona e una cattiva (altra discussione ampissima XD)

sono dilemmi esistenziali questi..

FIFI

Fast ha detto...

No no per carità i critici che danno verità assolute sono da evitare(basta guarda i libri di moccia che sicuramente snobbati,hanno venduto milioni di copie).
In linea di massima uno dovrebbe leggere o ascoltare quello che gli piace,senza essere schiavo del giudizio altrui;
Questi scrittori che sono best-seller,secondo me,sono geni nel senso che sono abili a farti entrare come dici tu nella storia,a emozionarti e catturarti.
Forse libri di un certo spessore si intende spesso che per leggerli o apprezzarli bisogna essere colti e comunque intelligenti,mentre questi libri,fatti di emozioni,non hanno bisogno dell'intermediazione del cervello,basta prendere Tre metri sopra il cielo o Il codice Da Vinci;le emozioni le proviamo tutti,colti e meno colti.
Ecco forse sta proprio qua la differenza fra libri di un certo spessore,anche se comunque continua bene o male a valere nella mia testa quello che ho detto in precedenza con l'altro commento....

Marx ha detto...

beh, ma un libro UNIVERSALE, ovvero comprensibile e apprezzabile da tutti non è da considerarsi, 'migliore' di uno destinato 'a pochi'?

boh.. dilemma.. vero è che una persona piu 'colta' ha sicuramente piu mezzi per comprendere una qualsiasi cosa, però ciò non vuol dire nulla se è piu 'intelligente' o meno di altri meno colti.. quindi non lo so.. boh!

Black ha detto...

IL FILM V PER VENDETTA è N'AMERICANATA ASSURDA!!
CIOè COME CAZZO FAI A FA SALTà PER ARIA TUTTE LE MACCHINE E A FA IL LOGO DEL TIPO?? MA COME FAI A CONTROLLA' LE ESPLOSIONI, CIOè NDO VANNO A FINì LE MACCHINE QUANDO SCOPPIENO??? MAH!

Black ha detto...

pezza ho sbajato film hahahahah

trick ha detto...

Noooo LUDO questa non te la faccio passa liscia :P... mi vendicherò, ah se mi vendicherò! D'altronde si parla di un film che tratta proprio di questo, anche se i commenti sono andati leggermente off-topic :P vabbé no commment :D LOL